5 Domande a:
Giorgio Rinaldin
by Luca Salvadori
Può raccontarci brevemente la storia della vostra azienda?
La Rinaldin è un’azienda a carattere familiare che ha iniziato l’attività 50 anni fa come negozio di cornici.
L’attività si è ampliata passando dalla produzione di cornici per i privati alla vendita ingrosso ai corniciai.
La politica di vendita della Rinadin consiste nel fornire tutto quello che serve al corniciaio: aste, materiali, attrezzature. In tal modo il corniciao non deve perdere tempo per cercare svariati fornitori.
Attualmente le vendite riguardano prevalentemente l’Europa e si stanno incrementando su altri mercati.
Come si è adattata la vostra azienda ai cambiamenti di mercato?
Per la Rinaldin l’adattamento ai cambiamenti di mercato è una attenzione costante.
Il fatto di conoscere l’attività del corniciaio dalla gavetta facilita il problema.
Quali sono i punti di forza della vostra azienda?
- La conoscenza approfondita dell’attività del corniciaio. È questa esperieza che ha consentito alla Rinaldin di ideare e realizzare alcuni articoli (come il centrometro, la squadretta per passepartout, il sistema di esposizione dei campioni di aste) che sono diventati comuni tra i corniciai.
- L’assortimento molto ampio degli articoli utilizzati dal corniciaio (circa13.000 articoli diversi).
- La maniacale rapidità nell’evasione degli ordini (entro otto ore dal ricevimento dell’ordine).
- Il sito www.rinaldin.it che mostra dettagliatamente tutti gli articoli con spiegazioni e video istruttivi. È possibile fare gli ordini dal sito e controllare tutte le fasi di evasione dell’ordine.
Pensate che la FamaArt Exhibition sia fondamentale per il vostro business e per quello dei vostri clienti?
Le fiere ormai non sono così importanti come una volta. Internet le ha quasi completamente sostituite.
Le fiere, comunque, rimangono importanti per i contatti umani con tutti gli operatori del settore.
Come vedete il futuro del mondo della cornice?
La cornice continuerà a svolgere la sua funzione di ornamento della casa e di esposizione di dipinti, stampe, documenti e oggetti.
Il futuro dei corniciai, invece, è più problematico.
L’attività del corniciaio, purtroppo, da parecchi anni sta perdendo la sua importanza come avviene per molte attività artigianali (calzolai, sarti, legatorie, ecc.).
Si calcola che negli ultimi 10 anni il numero dei corniciai, sia in Italia che all’estero, si sia dimezzato.
Nei supermercati, oppure per internet o per Amazon, ormai è possibile acquistare cornici pronte in tutte le misure standard e in tutti i modelli. Il prezzo di acquisto delle cornici pronte è sempre molto inferiore al prezzo praticato dai corniciai.
Cosa deve fare un corniciaio per sopravvivere?
Deve specializzarsi sul tipo di incorniciatura che il supermercato non è in grado di offrire. Per esempio l’incorniciatura di oggetti, cioè la pipa del nonno, una vecchia penna stilografica, il ricordo della prima comunione…
Un altro tipo di cornice che non si trova nei supermercati è costituito da cornici di misure anomale diverse dalle misure standard.
Anche le cornici per musei e pinacote, realizzate con materiali e procedure apposite, non si trovano nei supermarkets.
Ultimamente una parte rilevante dell’attività del corniciaio è costituita dalla riparazione di cornici vecchie, sostituzione del passepartout ingiallito, sostituzione del quadro incorniciato e così via.
I corniciai più intraprendenti potrebbero ampliare la propria attività realizzando incorniciature via internet.
Ci sono dei software che consentono al corniciaio di concordare con il cliente, via internet, il tipo di cornice, le misure, il tipo e il colore del passepartout e sopratutto il prezzo.
L’immagine da incorniciare può essere inviata per mail dal cliente al corniciaio, il quale può ampliare, ridurre o modificare l’immagine senza difficoltà.