5 domande a:
Nico Valiani

by Luca Salvadori

Abbiamo intervistato Nico Valiani condividendo con lui le prospettive e l’andamento del mercato sul quale operiamo attraverso il punto di vista di chi tocca direttamente la realtà del mondo delle cornici ogni giorno.

Valiani è tra le eccellenze italiane nella produzione di macchine da taglio del passe-partout. L’azienda esporta oggi in oltre 80 paesi e ha sviluppato 3 Business Unit, una per i prodotti per il settore framing, una per il mercato print & packaging ed una per il mondo del tessile. Per l’alta qualità e la capacità operativa sono stati scelti dalle più prestigiose istituzioni come Musei Vaticani, Louvre, Hermitage, Casa Bianca, oltre che creativi, designer e grandi aziende come Konica Minolta, Ricoh, Roland, Ferragamo, Brioni e molti altri.

I tempi sono mutati, e la ricerca e l’ingegnerizzazione hanno fatto compiere passi da gigante al nostro settore: un tempo si tagliava il passe-partout a mano con un righello e taglierino, oggi abbiamo macchine che li tagliano senza nemmeno toccarli con mano. Cosa rappresenta per te oggi l’automazione e in che direzione si sta muovendo?

Oggi la difficoltà di reperire manodopera, e il costo stesso dei dipendenti spingono le aziende nella direzione una sempre maggiore automazione dei processi: avere macchinari avanzati è fondamentale, sia per poter offrire lavorazioni uniche e particolari – mi riferisco soprattutto al taglio dei passepartout, sia per restare in sintonia con un mercato sempre più esigente.

In un laboratorio artigiano di cornici l’affidabilità di un macchinario è assolutamente fondamentale: un corniciaio non può permettersi un macchinario di riserva per ogni lavorazione, e deve contare su macchine dalle performance impeccabili. In questo senso come azienda come valuti l’affidabilità delle vostre macchine?

Siamo decisamente orgogliosi dell’affidabilità delle nostre macchine: posso serenamente dichiarare che hanno una durata minima di 15 o 20 anni, mantenendo nel tempo le prestazioni con le quali le abbiamo progettate.
Vorrei aggiungere un particolare al quale tengo molto: grazie alla tecnologia e alla robustezza con la quale progettiamo i macchinari i costi di manutenzione sono quasi zero, quindi è un investimento da fare senza spaventarsi dei costi iniziali. Tieni conto che alla distanza un macchinario computerizzato per il taglio passepartout ha un costo totale di poco più di 16€ al giorno: per quello che è in grado di fare e per la semplicità e la velocità con la quale opera sostanzialmente si paga da solo!

Negli ultimi 20 anni si è vista un’espansione dell’utilizzo delle macchine in aree che prima non utilizzavano questa tecnologia. Possiamo dire alcuni mercati, come quello italiano ad esempio, è ancora un mercato in espansione o pensi che siamo arrivati ad una saturazione?

Onestamente credo che per le macchine per taglio Passe-partout computerizzate molti mercati, come quello italiano, siano ancora arretrati. Però sto notando un cambiamento di tendenza dovuta sia dalla “concorrenza” della grande distribuzione che fornisce prodotti finiti semplici e con pass rettangolari, ma penso che sia legata anche all’entrata nei laboratori della seconda generazione, in grado di operare con software sempre più semplici e desiderosa di cogliere il lato creativo del mestiere proponendo incorniciature con passepartout elaborati, alti spessori, scritte e decorazioni. C’è per esempio un trend che vede incorniciare oggetti diversi di un quadro, dalle magliette delle squadre di calcio o di basket a ricordi particolari come una targa di moto o altro ancora. Per realizzare incorniciature di questo tipo è davvero indispensabile una tecnologia in grado di operare con la massima precisione e senza sprechi di materiale o allungamento dei tempi di lavorazione.

Cambiare il proprio parco macchine è sempre un problema: credo che un corniciaio cambi il suo quando la vecchia macchina si rompe. A tuo parere un cambio delle proprie macchine che tipi di vantaggi potrebbe portare sul fronte della qualità del prodotto e del miglioramento della produttività?

Per quanto riguarda la macchina taglia Passepartout automatica, lo scoglio più grande è passare dalla manuale a quella computerizzata: una volta scelta la nuova tecnologia non si torna più indietro. A questo punto il corniciaio è consapevole da solo quando è il momento di sostituirla, perché è diventata uno strumento fondamentale per effettuare i suoi lavori quotidiani e non ne può più fare senza.

In alcuni paesi ci sono stati o ci sono ancora oggi degli incentivi statali per cambiare i macchinari per la propria attività. Trovate che molti corniciai sono attenti o ben informati da parte dei loro consulenti su questo aspetto che gli farebbe risparmiare molti soldi?

In Italia, ormai per ancora poco tempo, fino a fine 2023 la legge prevede incentivi extra per chi acquista macchinari “Industria 4.0”: è possibile usufruire di un Credito d’Imposta su F24 pari al 20% nel Centro Nord e al 20+40% (60%) nelle regioni del Sud.
Molti corniciai non sono a conoscenza di questi incentivi, anche se noi lo facciamo sempre presente durante la fiera di Bologna o a chi ci contatta per un preventivo personalizzato. Credo sia indispensabile cogliere questa opportunità del 2023, quindi inviterei chi è indeciso ad ammodernare il proprio parco macchine entro il 31 Dicembre 2023, sicuramente un discreto risparmio c’è ancora.

Negli ultimi due anni molto è stato detto sulla reperibilità delle materie prime come ferro, alluminio, acciaio per la produzione dei macchinari: siamo ancora nel pieno dell’emergenza?

Per fortuna posso dire che l’emergenza è quasi finita: qualche strascico è rimasto ma prevedo che dal 2024 tutto ritorni nella normalità sulla reperibilità dei materiali.

Per quanto riguarda i rincari per i prezzi delle materie prime? Di quanto sono aumentati e che prospettive pensi ci siano per il futuro?

I prezzi delle materie prime e dei componenti sono aumentati molto, sicuramente troppo, anche se noi non abbiamo potuto fare gli stessi tipi di aumenti. A momento i prezzi sono rimasti stabili, non ci sono segni di discesa, lo spero ma dubito che scenderanno a breve.

Ringraziamo Nico Valiani per la sua disponibilità e per la sua passione nel far progredire da un punto di vista tecnologico il nostro settore.

Grazie Nico.

Luca Salvadori

Published On: Novembre 2, 2023Categories: Interviste